giovedì 21 maggio 2015

Disperata In attesa di un aiuto a lacerarsi il buco del culo

....e  darti piacere avrebbe voluto dire non avere pietà



e non avere rimorsI
non avere pietà e non avere rimorsi.
tendere la pelle




sempre un poco di più di quanto sia lecito.





Ti vedo in ginocchio, il volto sul pavimento, le braccia scheletriche piegate all' indietro, lo sforzo della torsione dei polsi  per permettere alle mani di scivolar tra le natiche, e  le dita a loro volta  nel culo,



ti vedo metterci tutta la forza di cui disponi, che risulta più di quanto i tuoi trenta  chili avrebbero fatto supporre, quando con le dita serrate ad uncino, aggredisci la tua stessa carne, 
ti sento gemere e godere mentre cerchi di aprirtelo il più possibile,

e poi improvvisamente tutto si fà poesia,
mi guardi con i tuoi occhioni azzurri, non proferisci parola ma dalle labbra dipinte di rosso un fremito diventa una richiesta d'aiuto,

una disperata richiesta d' aiuto,
ed ecco le mie mani con le tue, la mia forza lo fa aprire,

un culo aperto tanto da essere un insulto alla morale,
le mie mani e le tue, fino al polso,
lasciando ancora dello spazio in attesa di qualcos' altro, o qualcun' altro,


immagina di mostrarti così,
carne da modellare plasmare per divenire opera d' arte,
il buco del culo devastato,



forse pochi capiranno quanta la devozione 
quale lo spirito creativo che alimenta tale gesto,

ma, PICCOLA,  prova solo ad immaginare quante mani si muoverebbero decise lungo l' asta di cazzi di ogni tipo,
larghi o stretti lunghi scuri o chiari,

( quelli corti non li consideriamo neanche vero AMORE
ENORMI CAZZI IN INDECENTI
EREZIONI A CONTEMPLARTI
IL TUO CULO LACERARSI






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